Dalle mie sempre folli idee nasce “Tavìscia Krod” una linea di gioielli in rame e acciaio che riporta Frasi e Parole del dialetto Rosetano e Abbruzzese .









Dal Post di Luca Maggitti di oggi :
[QUANDO IL DIALETTO ROSETANO DIVENTA UN GIOIELLO]
Il 28 febbraio 2012 – ormai 11 anni fa! – lanciai la rubrica “Il dialetto rosetano per tutti”, su Roseto.com (che quest’anno compie 25 anni).
Da allora, è una delle rubriche più seguite e in tanti mi hanno chiesto di riunire le definizioni in un libro. Ne ho finora messe in fila 411 e non è escluso che, un giorno o l’altro, provi a tesaurizzare il tutto pubblicando il primo libro di una serie dedicata al dialetto.
Oggi, la mia amica Manuela Galliè – con la quale ho pure collaborato per la realizzazione del suo primo libro “Vivere con l’accento” – mi ha mandato queste foto, dandomi la grande gioia di scoprire che una delle definizioni che ho più care (e che riporto in calce) del mio dialetto rosetano, è stata da lei impressa su un anello (che nelle foto indossa sul dito medio).
L’idea mi ha esaltato, perché è il dialetto rosetano che diventa un gioiello.
La ringrazio di questo onore, condividendo queste foto.
Chissà che l’idea non evolva.
Siamo a Roseto degli Abruzzi: per cui se son rose…
(Luca Maggitti Di Tecco)

POST SCRIPTUM
Manuela Galliè ha scritto meglio di me “Tavìscia”, invece del mio “Tavìsha” 🙂
[IL DIALETTO ROSETANO PER TUTTI – 391]
Tavìsha Krod…
“ti dovessi credere…”, inteso come “non penserai mica che è davvero merito tuo…”.
Ad esempio: “Tavìsha krod che la ggend t’auarde p’kkò jì bbèll…” (Ti dovessi credere che la gente ti guarda perché sei bello…).
Così, scritto con le maiuscole, Tavìsha Krod diventa la personificazione di un rigoroso censore che smonta ogni nostra gioia, anche piccola, riportandoci alla dura realtà.
È bene tenere Tavìsha Krod sempre sulla nostra spalla, a mo’ di scimmia (o di Super-ego freudiano), per ricordarci di non montarci mai la testa.
(Luchino)